Mentre dalla finestra del mio studio osservo il Monte Civetta innevato, El Zuìta in ladino veneto, sul davanzale della finestra nel lato opposto della stanza una tortora e una cinciallegra si stanno cibando dei semi per animali selvatici che in giardino non mancano mai. Da una parte il monte innevato in lontananza e dall’altra il giardino splendente e soleggiato. Da una parte la sensazione libertà ma anche di freddo, che sinceramente non amo particolarmente, e dall’altra l’esplosione di colori e la sensazione del tepore che il sole riesce sempre a dare. Osservavo il Monte Civetta e pensavo che quasi quasi mollo tutto e mi rifugio lassù. Ci sarà pure una baita pronta ad ospitarmi! Ma perché mai uno che è cresciuto prevalentemente in città dovrebbe mollare tutto? Ma perché sì!